every little thing she does is magic

Era qualche giorno che pensavo: “mmm ho incominciato a scrivere sul blog e sono gia’ al punto di dire che non fa niente se salto il post del giorno”. Questo per, ovviamente, circa tre settimane.

Oggi, visto che ho tanta voglia di lavorare, forse e’ il caso di scrivere due righe. Magari anche per cercare di chiarirmi la lista di priorita’.

Ho comprato casa alla fine, l’appartamento di viale Monza. Devo ancora trovargli un nome ma direi che questo e’ l’ultimo dei problemi.

Devo fare dei lavoretti all’interno dell’ appartamento che mi stanno letteralmente asciugando la vita. Poca roba eh. Ma sono senza soldi ed aspetto trepidante la copia dell’atto di rogito per poter richiedere l’anticipo del TFR.

Ho praticamente la testa che mi scoppia per via dei preventivi che devo far fare e nessuna voglia di chiamare la gente. Ho una specie di repulsione che non mi riesco a spiegare. Vorrei, sostanzialmente, che qualcuno facesse queste cose per me; mica scemo no?

In sostanza c’e’ da fare:

  • spostare il citofono in cucina
  • spostare l’interruttore della luce in camera da letto
  • creare una presa TV nel soggiorno
  • creare un campanello fuori la porta
  • installare la caldaia
  • installare un elemento termosifone in camera da letto
  • fare la parete in cartongesso in camera da letto per la cabina armadio

Detto questo, poi c’e’ da ordinare la cucina ed il letto.

E la testa esplode. In piu’ c’e’ mio padre che mi dice di chiamare i parenti per fare i lavori ed io mi imbarazzo anche se magari potrebbe avere ragione. Chi lo sa?

adesso mi devo solo alzare da questa sedia ed andare a fare le due telefonate. devo farlo. lo giuro. lo faccio. non chiudo il post finche’ non avro’ chiamato. promesso. vado, eh? lo faccio. adesso vado. CHE PALLE NON HO VOGLIA DIOMADONNA PIUTTOSTO CANCELLO ANCORA MILLE MAIL DA GMAIL CHE GIA’ SONO ARRIVATO DA 10000 a 7000 PUR DI NON ANDARE A TELEFONARE DIOCRISTO.

Ok, ho fatto una chiamata e devo rifare la seconda. Il cugino di mio padre non era in casa.

Ok lo richiamo, uffa.

Ok li ho richiamati ed ho ottenuto:

  • un appuntamento da comunicare per sabato mattina (dopo che sentiro’ l’elettricista)
  • di farmi richiamare da un altro elettricista ed un altro muratore (grazie babbo)

Che fatica andare a vivere in un appartamento.

 

Elite Beat Agents – September – YouTube

Elite Beat Agents – September – YouTube.

Era nato come un video da postare su facebook per celebrare l’arrivo di settembre con una versione un pò originale di questa canzone. Poi ho cercato il video del gameplay dello stage di Elite Beat Agent. Ho ricominciato a guardarlo e mi sono ridotto in lacrime. Per uno stupido video di un gioco. Eppure mi ricorda molte cose, mi ricorda sopratutto mia madre. Che avrebbe acceso una pira su di un monte, avrebbe aspirato via le nubi o asciugato il cielo con un ventilatore pur di darmi una giornata di sole. Mamma non ci crederai ma sono in lacrime come un ragazzino. Mi manchi da morire ogni giorno e non riesco a stare senza di te. Mi sento male senza di te. Ti voglio tanto bene. Come ogni volta che te l’ho detto. Come ogni volta che ho cercato il tuo assenso ogni volta che mi sono steso vicino a te sul letto, quando stavi male, e ti ho sussurrato mille volte “tu lo sai che ti voglio tanto bene, vero?” e tu ogni volta mi dicevi di si. E me lo hai detto fino al giorno in cui sei morta. Non vedo l’ora di poterti rivedere e riabbracciare un giorno. Sei sempre la mia mamma bellissima e preferita.